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domenica 15 settembre 2013

UN PENSIERO PER TUTTI NOI!

Buona domenica miei cari lettori...

... Oggi è un giorno particolare, uno di quei giorni in cui i miei pensieri vanno e vanno ancora e la mia mente non cessa di danzare a destra e a sinistra.

Voglio dedicare questo post a tutti voi, ma soprattutto a me stessa!


Un'intera umanità, dei milioni e milioni di uomini, donne e bambini, dei "Tanti" che in fondo sono un tutt'uno!

Mi guardo dentro e osservo quel che accade fuori!

C'è chi ha e chi non ha!

C'è chi è felice e chi no!

C'è chi si piange addosso e chi no!

Se dovessi colorare il mondo ed evidenziare di nero tutta la sofferenza che lo abita, le sfumature verdi ed azzurre diventerebbero grige!

Soffre colui che è solo dopo una vita dedicata alla famiglia e al lavoro, soffre colui che non ha cibo, soffre colui che non ha amici, soffre colui che non trova la sua via, soffre colei che non riesce a concepire...

La vampata che l'occidente ha portato nel mondo è inumana, ha scaraventato in faccia laddove non se ne vedeva neppure l'ombra, schiavitù, servilismo, meschinità, violenza, miscredenza, pragmaticità idiota, fame, malessere!

Una bilancia sbilanciata è questo mondo!

Io non sono per il "tutti uguali", ma per un benessere che si estende ovunque si!

Sono perché l'umanità si ripristini e sono per il ripristino dell'umanità nell'animo degli uomini che sono sempre più della macchine!

Ma guardiamoci!

"Metro, bureau, Dodo!" - "Metro, Lavoro, Nanna!"

Passiamo davanti a gente sofferente ogni giorno, persone che dormono per terra, che sono sole, anziani abbandonati, adolescenti lasciati a se stessi, ma in fondo nessuno agisce perché ognuno di noi si sente vittima, si sente sofferente e per questo incapace di fare checchessia!

"Il mio stipendio è basso?" Lungi da me di donare un caffé al giovane seduto con il suo cane all'ingresso della metro... Già non ne ho io perché dovrei darne a lui! (e chi ci dice che avrebbe bisogno di un caffé, forse un segno di considerazione basterebbe?!?!)

Non vi è mai capitato di viaggiarae in quei Paesi detti "sotto sviluppati" e trovare un'umanità che vi ha totalmente avvolto il cuore, vi ha riempito talmente da essere ubriachi di gioia, di umanità, di benessere?

A me è capitato, e ritornare alla realtà è stato massacrante, un omicidio di quella parte che si era appena risvegliata, che aveva appena trovato la luce!


L'uomo ha bisogno di emozioni, ha bisogno di sentirsi amato e di amare, ha bisogno di relazioi sociali, di vivere, di divertirsi, di star bene!

La società odierna è stata impostata in modo tale che l'uomo non pensi più alla sua umanità, la società d'oggi è stata impostata per creare delle macchine, siamo macchine nel modo di pensare, nel modo di agire!
Ed in quanto macchine quando siamo mal funzionanti o vecchi, veniamo emarginati!

Tutto è contabilizzato in termini di produzione materiale, se non produci non vali, quindi fuori!

Ma attenzione questo non è da riportare solo ai grandi piani sopra le nostre teste anche noi oramai siamo cosi' nel nostro piccolo! 

Il mio pensiero è rivolto a voi e a me stessa!

Un uomo senza umanità è una macchina!

Perché non ricominciare a riprendere un po' di umanità, perché non iniziare a guardarsi un po' dentro?

Si cambia dai piccoli gesti, dai piccoli pensieri, dalle piccole cose!

Buona domenica!

"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!

per l’incertezza,
 Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
 chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.

Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare!

Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida
felicità."

"Pablo Neruda"



Esmeralda


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