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giovedì 20 giugno 2013

RECENSIONE: SUL FILO DEI RICORDI di Silvana Sanna



TRAMA
Il libro narra di una piccola saga familiare che racconta le vicende della famiglia Roccabruna, cognome altisonante ma "inventato" poiché Giuseppe, il capostipite, è stato preso all'orfanotrofio dal padre adottivo per poter avere, dopo sei figlie femmine, il sospirato maschio che lo affianchi nella conduzione della piccola proprietà agricola: vicende legate alla terra e condizionate dalla durezza di una vita caratterizzata della fatica e delle rinunce, ma illuminata dall'amore e dalla comprensione che legano i vari componenti della famiglia, primi fra tutti Giuseppe e Pinin. La storia si svolge nella cascina della famiglia, situata in un piccolo paese agricolo del basso Piemonte. Questa grande casa e l'amore per la terra sono il filo conduttore del romanzo, che si dipana dalla fine dell'Ottocento fino ai nostri giorni, abbracciando un periodo lungo più di un secolo. Le vicende storiche, le due guerre in primo luogo, e la descrizione di un mondo contadino ormai scomparso, fanno da sfondo alla narrazione.

AUTORE:
SILVANA SANNA - Insegnante elementare a riposo con la passione per la scrittura, sposata con tre figli, vive in un piccolo paese di campagna sulle colline del tortonese con cani e gatti che sono la sua passione.
Da molti anni collabora con due noti settimanali femminili con racconti e romanzi e ultimamente ha pubblicato in volume il romanzo "Sul filo dei ricordi", che è stato molto apprezzato dalle lettrici.

RECENSIONE:

Buon giorno miei cari lettori,
Oggi vi parlero' di un libro che mi è stato gentilmente offerto dall'autrice e che colgo l'occasione per ringraziare. Si tratta del romanzo "Sul filo dei ricordi" di Silvana Sanna.
Lo stile scorrevole, leggero e fluido mi ha subito fatto entrare nel vivo della narrazione. Siamo nelle pianure piemontesi, al termine dell'800. Ci addentriamo dolcemente, ma pienamente, nella vita di una tipica famiglia contadina. Conosciamo piano piano tutti i membri e altrettanto dolcemente ce ne affezioniamo.



Il romanzo narra le vicende famigliari di tre generazioni, generazioni che hanno dovuto affrontare tutti i problemi e le gioie tipiche di ogni famiglia, ma che in più,  si sono ritrovati nel bel mezzo delle due guerre mondiali che hanno devastato e sconvolto le persone, non solo a livello nazionale ma anche a livello personale.
Ho trovato particolarmente interessante questo libro, soprattutto perché chi,  come me, ha avuto la fortuna di non vivere la guerra, troppo poco sa su questo periodo, nonostante non sia storicamente cosi' distante. Ed ecco che, percorrendo le pagine, oltre a concentrarmi sulle diverse foto d'epoca presenti nel libro, sono venuta a conoscenza di tanti avvenimenti che non conoscevo e che hanno caratterizzato questi anni.


Ho saputo per esempio, che i bimbi presi in affidamento dagli orfanotrofi, spesso, anzi quasi sempre, non ricevevano il cognome della famiglia alla quale si univano, per evitare che alla morte dei genitori, i figli legittimi fossero costretti a dividersi con loro le terre.
Sono venuta a conoscenza delle madrine di guerra, giovani donne che si dedicavano alla stesura di lettere per soldati al fronte che non avevano nessuno con il quale corrispondere per star loro accanto, per confortarli, per non lasciarli soli nella loro sofferenza.

"Finira' finalmente questa pazzia - scriveva - e finalmente potro' vederti di persona e non solo con la mente e col cuore e potro' dirti a voce tutte le cose che ho nell'animo guardandoti negli occhi, quei tuoi occhi bellissimi che tanto mi hanno fatto sognare e sperare in un futuro di felicita'."
Ho scoperto il trucco per fare un the, senza the... ma questo non ve lo svelo, vi lascio la curiosita' di scoprirlo da soli leggendo questo bel romanzo.

Un vero viaggio nella memoria, in una famiglia e in un'Italia del passato, dove tante comodita' non erano ancora presenti, ma forti erano i sentimenti che legavano le persone.
Non si fatica ad affezzionarsi ai personaggi. Mentre leggi ti senti trasportato nelle loro vicende, nei loro sentimenti, nelle loro preoccupazioni e nelle loro afflizioni.
Non nascondo che al termine della lettura ho chiuso il libro con le lacrime agli occhi, commossa dall'amore che trapela ovunque e che, in fondo, è il vero protagonista di questo romanzo, un amore incondizionato che lega madri e figli, mariti e mogli, nonni e nipoti.
Mi complimento con l'autrice per il bel lavoro che ha fatto, un lavoro che da la possibilita' al lettore di immergersi in una realta' che per alcuni sara' sconosciuta, mentre per altri rappresentera' un rispolverare la memoria.
Consiglio questo libro, lo consiglio a tutti soprattutto per non dimenticare quello che siamo stati, quello che i nostri nonni hanno faticato e vissuto per regalarci cio' di cui ora beneficiamo e soprattutto per condividere e rivivere l'amore di una famiglia che insieme è riuscita  a superare tutte le difficolta' e le prove che la vita gli ha messo davanti.


Leggere, ricordare, riflettere soprattutto per non dimenticare, ma anche per saper apprezzare quello che ora abbiamo senza fatica e che spesso trascuriamo. Capire la fatica e le vite che ci sono volute per raggiungere certi risultati e tenere duro per non perdere quei vantaggi che sono costati vite e fatiche.
Grazie Silvana per questo viaggio nella memoria del nostro Paese.

UN BEL LIBRO!


Esmeralda

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