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domenica 23 giugno 2013

ECCO COSA VI DICO: IL PLAGIO DELLA CREATIVITA'


<<Il regista è stato accusato di aver copiato la sceneggiatura del film premio Oscar "Avatar" dal racconto K.R.Z. 2068 realizzato da tale Eric Ryder. Stando ai fatti dichiarati da Ryder, quest'ultimo avrebbe inviato nel 1999 lo script alla Lightstorm Entertainment, la società produttrice proprio di Avatar, che avrebbe liquidato l'autore definendo la storia non interessante. Il giudice Alan Rosenfield della Corte Suprema di Los Angeles ha ordinato a Cameron di presentare le bozze originali dello script, accogliendo la richiesta di Ryder. >>

Oggi, miei cari lettori prendo spunto da una notizia che ha fatto scalpore tempo fa per affrontare un argomento che ritengo opportuno discutere con voi.
A prescindere dal fatto che il regista di Avatar abbia o meno copiato l'idea, il concetto su cui oggi vorrei focalizzarmi  è questo: nel mondo, nelle alta sfere come nelle piccole, esiste il rischio che qualcuno rubi le idee.
Mi sono immaginata ieri sera una scena, una scena che potrebbe essere ricondotta a un qualsiasi artista, che sia esso scrittore, sceneggiatore, pittore, etc.
Ho immaginato questo giovane ragazzo che, nella sua semplicita' e nel suo orgoglio di aver prodotto una buona sceneggiatura (o un buon libro, o un buon fumetto) va in un'azienda cinematografica. Presenta la sua opera e con rapidita' viene rinviato a casa con la semplice risposta che quello che aveva creato non rispecchiava i canoni di originalita' e di creativita' dell'azienda.


Triste e sconsolato il ragazzo torna a casa, credendo in quello che gli è stato detto e ricandendo un po' nella depressione perché, oramai convinto che forse quello non era proprio il suo campo.
Passano due anni e sul grande schermo esce un film, un film che è l'esatta copia di quello scritto che, pero', era stato rifiutato e denigrato. Il film fa successo, mentre lui rimane nell'oscurita' e nella miseria.
Mi sono immaginata tutto questo perché si tratta di qualcosa che probabilmente accade più spesso di quanto ci immaginiamo e in ambiti sicuramente inaspettati.
Potrebbe capitare per esempio che per ingenuita', finiamo per raccontare delle storie o delle idee eccellenti a persone che riteniamo amiche o di fiducia e potrebbe accadere che quelle idee le rivediamo comparire qualche tempo dopo in un libro o in un film o in un fumetto.
E a quel punto vai a dimostrare che quella era stata una tua idea! che ingenuamente forse, avevi condiviso o avevi messo da qualche parte!


Quante volte leggiamo di scrittori che non hanno talento, che non hanno fantasia. Scrittori capaci solo di fare il "copia incolla". Sono persone queste, che vogliono il successo, che forse hanno conoscenze, hanno le reti che li appoggiano. E voilà che non attendono altro se non di ascoltare l'idea di qualcuno per rubarla, per farla loro e usarla per scrivere un libro di idee rubate.
Mi sono detta: Cavolo! Ma bisogna fare attenzione alle persone con le quali si condividono le proprie idee, bisogna essere accorti e pensare con un po' di malizia quando anche nel web qualcuno ci propone di proseguire una storia gia' iniziata o di raccontare nuovi racconti. Perché nulla ci vorrebbe per far si' che quella stessa persona, vedendo forse la luminosita' di un talento dietro quello che abbiamo scritto potrebbe rubarci quell'idea per scrivere lei stessa o farlo fare a qualcun altro, in un libro o un'opera artistica di qualsiasi tipo. In  ogni caso, una produzione che sarebbe stata nostra ma di cui non arriveremo mai a rivendicarne la paternita'.
Penso che siano gli ingenui spesso a cadere nelle trappole di questo tipo, quelle persone che ancora si fidano e credono ancora in certi valori quali l'amicizia e la sincerita' dell'animo umano. (Attenzione, non che questi valori non esistano, ma sono difficili da trovare!)

Non bisogna essere ingenui nel mondo, bisogna sempre pensare che chi si ha davanti che sia nella realta' come nel web ti possa fregare quindi, è meglio proteggersi. La riflessione mi ha portato quindi a dire che bisogna essere cauti quando si hanno delle idee creative ed innovative. Un po' come se avessimo tra le mani dei soldi o dell'oro. Mica lo faremmo vedere a "non so chi"! Mica lo sbandiereremmo a destra e a sinistra. E no! Faremmo, molta attenzione a preservarlo e a nasconderlo. Ecco che penso sia cosi' che si debba fare quando abbiamo delle idee , delle storie, dei racconti. Non parlarne ovunque, non urlarlo  a tutti anche se ne siamo orgogliosi,perché è sicuro che gli squali sono dappertutto e saranno i primi a dirti che la tua opera non vale, solo per rubartela e renderla pubblica prima di te. Quindi attenzione a dove regalate la vostra fantasia e la vostra creativita', che sia nel web, che sia su un blog, che sia su facebook, che sia tra gli amici o i non amici.
Tenersi strette le proprie idee, i propri racconti e le proprie storie come se fossero oro, perché chi vuole avere succeso sulle spalle altrui non aspetta altro che di trovare una buona storia e appropiarsene illegittimamente per fare successo.

Esmeralda

4 commenti:

  1. La paura di farsi scippare il proprio lavoro, frutto di sudore e stenti, è sempre in agguato. Anche(e soprattutto!) quando ti rivolgi ad una casa editrice. Quel timore c'è sempre.
    Eppure, se non ci si fida proprio di nessuno, il libro rimarrà sempre sul pc...

    L'autopubblicazione è una soluzione?
    Non saprei.

    In ogni caso, come in tutto nella vita, bisogna avere coraggio: nel mostrare la propria opera, o nel diffonderla con i propri soldi -una vera attività imprenditoriale.

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    1. Di coraggio nella vita ce ne vuole sempre, hai ragione.
      Credo sia anche necessaria tanta prudenza!
      ;)

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  2. Purtroppo è vero quanto scrivi, e cioè che qualcuno può "copiare" le idee. Soprattutto se si scrive sul web e bisogna stare attenti.
    Però devi anche mettere in conto che una stessa idea può venire contemporaneamente a più persone diverse. Certo... sono dei rari casi, ma può accadere. Concordo poi col commento di demagogolo: nella vita, purtroppo, bisogna avere il coraggio di rischiare!!!

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  3. Ci vuole coraggio si'! È un pensiero il mio rivolto a coloro che si affacciano a questo mondo, più che altro un consiglio di prudenza per arrivare infine a realizzare il proprio sogno!

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