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martedì 7 gennaio 2014

C'ERA UNA VOLTA... UNA ROMANTICA STORIA DEL MERLETTO

Buon giorno miei cari lettori, e buon anno a tutti voi...
Le assenze sono state tante, e mi scuso... ma il lavoro mi ha occupata moltissimo e estrapolare qualche minuto da dedicare al blog è sembrata una vera missione impossibile.

Ma ditemi un po'... Come avete trascorso queste belle feste?
Il Natale, il capodanno, l'Epifania? Raccontatemi che sono estremamente curiosa!

Per iniziare il nuovo anno vi propongo una leggenda pugliese.

Ho avuto la fortuna di incontrare una conpatriota all'estero che, chiacchierando di questo e di quell'altro, ha scoperto il mio interesse per le leggende ed i racconti tipici delle nostre regioni italiane. Ecco che, rovistando un po' nella sua memoria, mi ha narrato la storia di serena e la nascita del famoso pizzo di Fiandra. (Mi sono permessa di cercare un po' sul web e di riportare cosi' con più precisione la leggenda... visto la mia scarsa memoria!!!)

Un grazie va quindi a Genny, per avermi parlato di questa bella storia ...

Ancora buon anno e ... alla prossima!!!

Esmeralda

C'ERA UNA VOLTA... UNA ROMANTICA STORIA DEL MERLETTO




C'era una volta a Bruges una fanciulla di nome Serena, una giovane molto bella ma poverissima. Amava Riamata, un giovane artista povero quanto lei. Un brutto giorno la mamma di Serena si ammalò tanto gravemente che la fanciulla, pur di ottenere la guarigione, non avendo altri mezzi, offrì in voto alla Madonna la rinuncia del suo amore per il giovane artista. Mentre glielo comunicava, seduti all'ombra di un grande albero, dai rami cadde sul suo grembiule una tela di ragno fittissima, fine, complicata e leggiadra. I due innamorati ne restarono incantati e lei pensò subito di provare a rifarla col filo più fine del suo fuso. Lui con alcuni rami dell'albero chiuse e irrigidì il grembiule fra quattro bastoncini, in modo da portare a casa, indenne, il prezioso disegno della ragnatela. 


Così mentre Serena lo copiava col suo filo, lui la aiutava a tener separati e ordinati i tanti fili necessari, che altrimenti si arruffavano e imbrogliavano, legando un bastoncino di legno alla estremità di ciascun filo. Così dall'amore e dall'arte nacque il primo tombolo e il primo pizzo di Bruges; che piacque moltissimo alle grandes dames della città che ricompensarono lautamente la giovane autrice della stupenda ragnatela. Ma con l'agiatezza e la salute della madre, venne per Serena il dolore: lasciare il suo innamorato, per adempiere al voto. Ancora una volta però il miracolo si ripetè. Dallo stesso albero all'ombra del quale i due fidanzati piangevano la loro separazione, cadde un'altra ragnatela su cui era scritta l'assoluzione del voto.

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