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lunedì 1 luglio 2013

RECENSIONE: LA PIETRA DEI SOGNI di Antonella Cavallo


TRAMA:
Un'antica dimora sulle alture del lago Maggiore, disabitata e in decadenza, è il dono di fidanzamento che Filippo Odescani offre a Lucrezia Galeari Galeni. Un pegno ideale a cui segue la promessa della donna di prendersi cura della ristrutturazione, ma l'incontro con l'impresario Davide Cecchi metterà in dubbio i sentimenti della donna travolgendola in un turbinio di emozioni. La storia in seguito vira al giallo, con un evento funesto che turba il già movimentato ménage della ricca famiglia Galeari Galeni. A fornire un contributo alla risoluzione del mistero sarà Lucrezia, che indagando a ritroso tra i fatti di famiglia riporta in luce antichi rancori e gesti insospettabili. Il contesto geografico presenta una Milano lungo le sponde dei Navigli: un variopinto affresco brulicante di vita tra cortili suggestivi e case di ringhiera.

AUTRICE:

Antonella Cavallo nasce a Milano il 15 aprile 1960, terza di cinque figli di quella che oggi si direbbe una famiglia allargata. Collabora nell'azienda di famiglia che, con la terza generazione, continua la progettazione e la fabbrica di apparecchiature per la ricerca scientifica, calcando le orme della genialità artistica del padre e del nonno inventore.
Gira il mondo alla ricerca di emozioni che cattura in immagini e parole; chiacchiera e s'impiccia in sette lingue, Milanese e Indonesiano incluse.
Lettere, racconti e romanzi, prendono spunto dalla sua grande passione per sentimenti e mistero. Dalla nonna friulana ha ereditato storie e pensieri occulti e un logoro quaderno nero di ricette deliziose.
Ha frequentato numerose scuole di approfondimento culturale e linguistico con pubblicazione dei testi: 'Sistemi di calendario Balinese: Pawukon (Tika) Saka' e 'Gioielli ornamentali'
Ha partecipato a concorsi letterari con pubblicazione dei racconti:
'Una Sirena a Porta Cicca' nella serie Giallomilanese ExCogita Editore (premiato con targa di riconoscimento)
'Jotter' nell'antologia 'Ti parlerò di me…' Edizioni Nuove Scritture
'Namastè: istantanee dal Nepal' nell'antologia Oro e Argento I volti delle donne Edizioni Akkuaria
'Malamore' Antologia True Stories Verità del terzo millennio AA.VV.
Ha pubblicato i romanzi:
'La Corte degli Arcani' Edizioni Echo Communication, romanzo giallo, un progetto a quattordici mani, premiato da pubblico e critica.
'La Pietra dei Sogni' Edizioni Akkuaria, romanzo giallo di narrativa moderna, pubblicato in ottobre 2012. http://www.akkuaria.org/antonellacavallo
Attualmente ha ricevuto un premio speciale per il progetto di scrittura condivisa in atto presso il reparto femminile della casa circondariale San Vittore di Milano, volto al coinvolgimento delle detenute nella stesura di un romanzo collettivo. Lavoro in collaborazione con la collega autrice Sonja Radaelli.
Scrive articoli per Il corriere di Catania.


Antonella Cavallo vive a Milano, in un vecchio borgo di case di ringhiera, lungo le sponde del Naviglio Grande, in allegra compagnia della gatta Hurricane Macy Grey, la Maine Coon, cui nulla sfugge…

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RECENSIONE

Buongiorno miei cari lettori,
oggi sono felice di parlarvi di un libro che mi era stato gentilmente offerto dall'autrice.
Si tratta di "La pietra dei sogni" di Antonella Cavallo.

<<Ognuno porta sul suo volto la polvere del sentiero che ha percorso.>>

Non saprei se definirlo più un romanzo o più un giallo, diciamo che nel libro troverete un po' di entrambi.
L'ho letto quasi tutto d'un fiato. La scrittura è ben costruita, scorrevole e fluida.
L'unico rimprovero che mi permetto di fare all'autrice è l'incipit. Con incipit intendo giusto le prime due o tre pagine del libro, che purtroppo, sia forse per il tipo di descrizioni o per il tipo di scrittura, mi hanno fatto entrare con difficoltà nel vivo del racconto. Ma ribadisco che questa dev'ssere veramente presa come una piccola postilla, poiché tutto il resto del romanzo è estremamente ben costruito e ben scritto.


Ho amato questo modo dell'autrice di creare dei piccoli capitoli che spaziassero da un luogo all'altro, da un personaggio all'altro pur mantenendo il filo del racconto. Un modo sicuro per non far annoiare e per mantenere viva la narrazione.
Ma torniamo un po' indietro.
"La pietra dei sogni" è un romanzo che, come anticipato, racchiude in esso un piccolo giallo.
La protagonista è Lucrezia, una giovane donna benestante e facente parte di una famiglia di classe alto-borghese di Milano. Il racconto debutta con la morte di una persona cara a Lucrezia, una persona che faceva parte del suo passato e che in modo inaspettato, le riporta alla luce e alla memoria tutto un periodo che era stato in qualche modo accontanato o come spesso si dice in questi casi "messo nel cassetto".
Ed ecco che partiamo cosi', come la memoria della protagonista, indietro nel tempo a ripercorrere tutti gli avvenimenti che l'avevano condotta sino a quel momento.
Vivremo l''amore di Lucrezia con Filippo, scopriremo gli intrighi che ogni membro delle loro rispettive famiglie ha dietro una facciata di persona snob e perbene, e saremo infine coinvolti in quanto spettatori, nell'omicidio di un membro importante ed esponente della famiglia di Lucrezia.
Ho avuto un po' di difficoltà ad identificarmi nella protagonista, sarà per l'alta classe che rappresenta o forse per quel suo fare un po' "snob", ma non ho avuto problemi a seguirla da vicino in tutto il suo percorso e devo ammettere che in più di un'occasione è stata la persona che più mi ha fatto sorridere.

<<Lucrezia, mia cara,sei stata la prima e l'unica donna che io abbia mai amato, portami con te nel tuo cuore.>>

L'autrice è riuscita, nella sua semplicità, ad evidenziare una realtà fatta di tante sfaccettature.



Terminando il libro, la prima idea, il primo pensiero che mi è passato per la testa è stato: "Quanta imperfezione c'è in ogni essere che cerca di essere perfetto".
Bene, detto cosi' immagino che non avrete capito probabilmente quello che volevo far passare. Cerchero' di spiegarmi un po' meglio.
Durante tutta la narrazione, si evidenzia in ogni singolo personaggio la sua "imperfezione". Imperfezione nell'essere un buon marito, una buona moglie, un bravo figlio, etc. Si mettono in luce gli errori che nella vita si possono commettere, gli  sbagli, gli abusi e gli effetti che possono causare certi nostri atti.
Ma un filo conduttore esiste ed è ben chiaro. L'amore che lega tutti i personaggi, questa forte unione che si concretizza nella famiglia, che è indissolubile e che sola supera e affronta ogni problema in arrivo.
Ogni personaggio è umano, ha emozioni che ognuno di noi potrebbe avere, commette sbagli, fa soffrire, ha delle perversioni di cui si vergogna e per le quali ha commesso dei forti errori.

<<Penso all'Italia, mi piaceva moltissimo stare li'. Penso di aver lasciato una parte del mio cuore e forse quella parte sei tu!>>

Ogni personaggio è ben caratterizzato e anche quello più perverso e brutale si arriva a comprenderlo e a provarne quasi pietà e compassione.
Il giallo di cui vi parlavo all'inizio è intrecciato a questi intrighi fino alla fine e, come un buon giallo dev'essere, ti spinge a continuare a sospettare di tutti e di tutto.
Mi complimento con l'autrice per aver ambientato questo romanzo in Italia, tra le vie milanesi, sulle strade di periferia e sul bel lago di Stresa. Mi complimento perché sono felice che si parli della nostra bella Italia, perché è meravigliosa e perché è giusto esaltarla, ed ambientarne un bel romanzo è un buon modo per farlo.
Concludo con il dire che un punto in più va dato a quei romanzi che ti danno un buon spunto per riflettere, che ti lasciano un qualcosa in più rispetto a quando avevi aperto il libro.
Bene questo romanzo mi ha fatto pensare. L'autrice mi ha condotto per mano facendo cadere il mio pregiudizio grazie alla comparazione che si incontra nella narrazione tra una sessualità malata ed in certi momenti depravata, nascosta agli occhi di tutti dietro il velo della "normalità" e una sessualità pulita ma da troppi considerata come "anormale". L'occhio del riflettore dev'essere messo sulla "scelta" , la scelta che ogni personaggio fa e che a causa di quest'ultima dovrà subirne tutte le conseguenze.



Ribadisco in ultimo, ancora una volta che quello che maggiornmente trapela dalla narrazione è il sentimento di amore che in quanche modo unisce e lega i personaggi, che li spinge a fare scelte e a prendere decisione, forse non troppo condivisibili ma pur sempre da rispettare perché spinte da questo sentimento.
Infine, mi sento di dire che consiglio questo libro, lo consiglio perché è ben scritto innanzitutto e anche perché  la trama e la storia è molto carina, ti riesce a coinvolgere, a farti affezionare ai personaggi e soprattutto, a farti riflettere.

UN BUON LIBRO!



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