Buona sera miei cari lettori,
per questa rubrica che ci tuffa nei dolci ricordi di quando eravamo bambini, riportando alla memoria fiabe e racconti della nostra infanzia, ho deciso di riprendere un racconto incredibilmente commovente, che ogni qualvolta mi capita di rileggerlo, a stento riesco a trattenere le lacrime...
Per preparaci al Natale vi lascio con questa bella storia...
Alla prossima!
Esmeralda
LA PICCOLA FIAMMIFERAIA
di H.C. Andersen
Era l'ultimo giorno dell'anno: faceva molto freddo e cominciava a nevicare. Una povera bambina camminava per la strada con la testa e i piedi nudi. Quando era uscita di casa, aveva ai piedi le pantofole che, però, non aveva potuto tenere per molto tempo, essendo troppo grandi per lei e già troppo usate dalla madre negli anni precedenti. Le pantofole erano così sformate che la bambina le aveva perse attraversando di corsa una strada: una era caduta in un canaletto di scolo dell'acqua, l'altra era stata portata via da un monello.
Un'oca arrosto le strizzò l'occhio e subito si diresse verso di lei. La bambina le tese le mani... ma la visione scomparve quando si spense il fiammifero. Giunse così la notte. "Ancora uno!" disse la bambina. Crac! Appena acceso, s'immaginò di essere vicina ad un albero di Natale. Era ancora più bello di quello che aveva visto l'anno prima nella vetrina di un negozio. Mille candeline brillavano sui suoi rami, illuminando giocattoli meravigliosi. Volle afferrarli... il fiammifero si spense... le fiammelle sembrarono salire in cielo... ma in realtà erano le stelle. Una di loro cadde, tracciando una lunga scia nella notte. La bambina pensò allora alla nonna, che amava tanto, ma che era morta. La vecchia nonna le aveva detto spesso: Quando cade una stella, c' è un'anima che sale in cielo". La bambina prese un'altro fiammifero e lo strofinò sul muro: nella luce le sembrò di vedere la nonna con un lungo grembiule sulla gonna e uno scialle frangiato sulle spalle. Le sorrise con dolcezza.
- Nonna! - gridò la bambina tendendole le braccia, - portami con te! So che quando il fiammifero si spegnerà anche tu sparirai come la stufa di rame, l'oca arrostita e il bell'albero di Natale.
La bambina allora accese rapidamente i fiammiferi di un'altra scatoletta, uno dopo l'altro, perché voleva continuare a vedere la nonna. I fiammiferi diffusero una luce più intensa di quella del giorno:
"Vieni!" disse la nonna, prendendo la bambina fra le braccia e volarono via insieme nel gran bagliore. Erano così leggere che arrivarono velocemente in Paradiso; là dove non fa freddo e non si soffre la fame! Al mattino del primo giorno dell'anno nuovo, i primi passanti scoprirono il corpicino senza vita della bambina. Pensarono che la piccola avesse voluto riscaldarsi con la debole fiamma dei fiammiferi le cui scatole erano per terra. Non potevano sapere che la nonna era venuta a cercarla per portarla in cielo con lei. Nessuno di loro era degno di conoscere un simile segreto!
Mi ricordo che da bambina avevo un libro di favole e leggevo spesso quella della piccola fiammiferaia! E' una fiaba molto bella anche se molto malinconica ^^
RispondiEliminaAnche io me ne ricordo!!
EliminaMi ricordo della tristezza che provai da piccola nel leggere la favola, rimane un bellissimo e tenerissimo ricordo!
RispondiEliminaGrazie a tutte per la visita... sono felice di avervi riportato alla memoria ricordi del passato! =)
RispondiEliminaChe favola triste....C'è un premio per il tuo blog, vieni a vedere di cosa si tratta : http://leggerefantasy.blogspot.it/2013/11/il-mercatino-dei-libri-fantasy-vince-il.html
RispondiEliminaBuona serata!