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sabato 12 ottobre 2013

RECENSIONE: RITORNO A GRANADA di Victoriaa Hislop



TRAMA

“Non voglio niente da te.
Penso che quello che ci dobbiamo adesso
sia semplicemente
la nostra libertà.”

Sonia Cameron ha circa trent’anni ed è sposata con James. In tenera età è rimasta orfana di madre, una spagnola che viveva a Londra. Quando insieme alla sua folle amica Maggie arriva a Granada animata dal desiderio di imparare il flamenco e di prendersi una pausa da una vita coniugale che sembra diventare ogni giorno più difficile, non sospetta minimamente che quelle strade celano la verità sul passato della sua famiglia e insieme il suo destino. Durante una conversazione con l’anziano proprietario di un caffè – Miguel, depositario di molte storie della città –, resta affascinata da una fotografia che l’uomo le mostra insieme a molte altre: ritrae una seducente giovane rapita in un passionale flamenco. Per quella misteriosa figura, Sonia avvertirà subito una strana attrazione e un’ambigua familiarità; poi, attraverso le parole del suo interlocutore, si troverà a rivivere gli amori della madre e la sua avventurosa fuga da una Granada oppressa dal giogo franchista, i misteri dell’esistenza di suo padre, per arrivare a scoprire la vera identità di quel narratore gentile che la sta accompagnando in un viaggio nel quale si mescolano sentimenti e memoria.
In Ritorno a Granada, Victoria Hislop ci offre il ritratto di una donna che non vuole arrendersi alla banalità del quotidiano, alla polvere che si deposita sui rapporti più intimi fino a renderli stucchevoli e vuoti, ma che è consapevole della propria forza e del proprio valore, e vuole colorare la vita con le tinte e i ritmi di un bellissimo flamenco.

AUTORE: VICTORIA HISLOP


Victoria Hislop scrive per “The Sunday Telegraph”, “The Mail on Sunday”e “Woman & Home”. Il suo primo romanzo L’isola (Bompiani, 2007) è stato numero 1 nelle classifiche di vendita inglesi per otto settimane consecutive, vendendo oltre un milione di copie ed è stato tradotto in più di venti paesi, ottenendo diversi riconoscimenti letterari. Vive nel Kent con suo marito e i suoi due figli.



RECENSIONE:

Dopo aver letto "L'Isola" di Victoria Hislop ho cercato immediatamente un altro libro della stessa autrice e voilà...  che sono piombata su questo bel romanzo: "Ritorno a Granada".
Le aspettative erano alte e devo dire che leggendolo non sono rimasta delusa.
Iniziamo con il parlare un attimo della trama.
Come per il suo romanzo precedente, Victoria Hislop gioca con il presente e con il passato in modo assolutamente delicato e unico. La protagonista, Sonja Cameron, insoddisfatta della sua vita attuale ed in particolare della sua vita di coppia, decide di buttarsi in un viaggio inatteso propostole da una sua cara amica in Spagna, più in particolare a Granada. Quello che la spinge a scegliere questo Paese è la sua passione per il ballo in particolare per il flamenco.


Il tempo a Granada passa in fretta per le due donne, tra corsi di danza e scappatelle notturne, finché un giorno, Sonja decide di prendere un caffé in un piccolo bar/ristorante che la attraeva in modo particolare per il suo gusto rustico e tradizionale, sentiva che quelle pareti trapelavano una storia che avrebbe avuto voglia di conoscere.
Ed in effetti fu cosi', Sonja riesce ad attaccare bottone con il propretario, il quale si mostra particolarmente eloquace e che, piano piano, le rivelerà i segreti nascosti dietro il silenzio di quelle mura.
Ma la curiosità di Sonja si accellera a partire dal momento in cui vede un'antica foto appesa all'interno del locale, una foto di una giovane ballerina di flamenco che le ricorda in modo incredibile qualcuno a lei molto caro.


Ed ecco che grazie all'attenta narrazione del proprietario, siamo trasportati nel passato, nel bel mezzo della Grande Guerra, ed insieme ad i protagonisti vivremo i loro drammi, le loro sofferenze, la crudeltà della guerra e  le sue ingiustizie.
Ma come un bravo mago, al termine di tutto il racconto, l'autrice non mancherà l'occasione di stupirci con un inmancabile colpo di scena che destabilizzerà noi, ma in particolare Sonja e che a causa di questo sarà costretta a prendere delle forti decisioni per quanto riguarda la sua vita.


E' una trama affascinate e coinvolgente, a tratti molto molto cruda, come d'altronde crudo è il periodo storico in cui la storia è ambientata.
La narrazione è fluida e ben strutturata, con un susseguirsi di "avanti ed indietro" nel tempo che non pesa ma che anzi, ci trasporta senza difficoltà nel passato e nel presente.
Quello che mi sento di rimproverarare pero', sono le prime pagine, devo ammettere che ho faticato a leggerle in modo scorrevole, ma credo che il problema non derivi dalla scrittrice, ma dalla traduzione, forse fatta in modo un po' troppo letterale.
Per quanto riguarda i personaggi devo dire che ci si affeziona con estrema facilità a tutti i membri della famiglia protagonista, ma è vero che se non si parlasse di un vero periodo storico di cui tutti siamo a conoscenza, avrei faticato a credere a tutta la soffrenza che tali persone hanno dovuto sopportare.
Un altro rimprovero che potrei fare alla scrittrice è il fatto di aver ricostruito una struttura della storia e del romanzo molto simile a "L'Isola", ma il fatto che sia ben strutturata non fa altro che mettere in luce la bella storia di fondo. 
Per concludere mi sento di consigliarvi questo libro. Mi sento di dire a coloro che hanno amato "L'Isola" che trovaranno in "Ritorno a Granada" un bel passatempo, una bella lettura e avranno modo di tuffarsi in un ambiente  tipico e caratteristico della bella cultura spagnola.

2 commenti:

  1. Beh sono felice di averti fatto scoprire un nuovo libro... in fondo il mio obbiettivo è proprio questo, parlare e far conoscere ai miei lettori nuovi libri!
    Grazie di essere passata!

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